Poggiorsini è molto più di una meta: è un luogo autentico, dove l’acqua incontra la pietra, la storia si fonde con il paesaggio e le tradizioni parlano ancora al presente.
Tra le chiese storiche al centro del paese e i sentieri che si aprono verso l’Alta Murgia, Poggiorsini è il cuore di un museo diffuso che prosegue nei dintorni: dal Lago di Serra del Corvo alle rovine del Garagnone, dalle cave di bauxite di Spinazzola al maestoso Castel del Monte. Storia, natura e paesaggi mozzafiato ti aspettano ad ogni passo. Scopri cosa vedere a Poggiorsini e nelle sue meravigliose terre circostanti.
La Chiesa di Maria Santissima Addolorata, costruita subito dopo il terremoto del 1930, è il luogo di culto più importanti nel comune di Poggiorsini e sorge proprio al centro del paese. L’edificio ha una facciata semplice, tripartita da pilastri con tre portali d’ingresso che riflettono la pianta a tre navate, ed è chiusa in alto da un timpano triangolare. L'interno conserva un pulpito ligneo realizzato da Vito Tritto di Acquaviva, mentre dietro il fonte battesimale vi è una tela di datazione incerta con l'immagine di Sant'Antonio. In onore di Maria Santissima Addolorata, ogni anno nei giorni 9, 10 e 11 agosto si svolge la festa patronale, evento profondamente sentito dalla comunità locale, che unisce spiritualità, folklore e convivialità.
Località: Poggiorsini (BA)
Edificata a partire dal 1724 per volere degli Orsini, subì gravi danni durante il terremoto del 1930 e venne abbandonata. Recentemente è stata restaurata ed è tornata a splendere, aprendosi alle visite turistiche e ad eventi culturali, grazie al Progetto “Luogo di culto e contenitore culturale: tra riqualificazione architettonica, allestimenti user-friendly e attività esperienziali”. Negli spazi esterni alla chiesa è stato realizzato un orto urbano per la produzione di fiori, frutta e ortaggi tipici del territorio, che i turisti possono visitare in autonomia con un’audioguida dedicata.
Località: Poggiorsini (BA)
Il Belvedere di Poggiorsini è una struttura in mattoni rossi dalla forma di anfiteatro in cui si aprono sei finestre quadrate. Si affaccia su uno scorcio spettacolare costituito dalla Fossa Bradanica meridionale, con le sue colline ondulate dai colori che cambiano secondo le stagioni, dal verde della primavera al giallo dell’estate, con la vista che si perde sul territorio lucano fino al Vulture.
Località: Poggiorsini (BA)
Situata nei pressi dell'attuale stazione ferroviaria di Poggiorsini. Secondo la leggenda, la sorgente scaturì dallo scavo provocato dall'unghia di Brigliadoro, il cavallo assetato di Orlando, paladino di Francia, che a sua volta, in preda alla pazzia, recise con la sua spada una roccia carsica del Costone murgiano.
Località: Poggiorsini (BA)
Arroccato su un’altura di 600 metri, il Castello del Garagnone faceva parte di un sistema di fortificazioni disposte lungo i principali assi viari che attraversavano la regione. La rocca dominava la piana compresa tra i rilievi che attualmente segnano i confini tra Puglia e Basilicata ed era un tempo utilizzato per gli avvistamenti e il controllo della via Appia e delle terre lungo le aree di confine. Il toponimo “Garagnone,” secondo alcune fonti, potrebbe aver avuto origine da Robertus Guadagna, uno tra i primi cavalieri normanni giunti in Italia meridionale, presente sul territorio dal 1048. Sin dai primi decenni del XIII secolo, i documenti fanno intendere come il Castello del Garagnone fosse una fortificazione che dominava un vasto territorio nel quale sorgevano altri tipi di costruzioni. Un’importanza sempre crescente portò la rocca a rivestire un ruolo di primo piano nell’economia dell’ordine degli Ospitalieri, ma anche nelle politiche imperiali federiciane e di quelle regie degli angioini. Oltre al ruolo politico e di controllo del territorio, l’insediamento, dall’età normanna a quella sveva, aveva assunto anche una notevole importanza economica. Dal XIV secolo il castrum del Garagnone cominciò piano piano a decadere, subì dei saccheggi e passò nelle mani di diversi proprietari, subendo anche notevoli devastazioni che culminarono nel 1731, quando un terremoto distrusse quanto rimaneva dell’antico castello. I suoi ruderi continuano a vivere arrampicati alle pietre della sua altura, mimetizzandosi nel paesaggio mozzafiato dell’Alta Murgia. Dalla sua vetta lo sguardo spazia per chilometri nella variopinta Valle del Bradano.
Località: Poggiorsini (BA)
Tipica struttura agro-pastorale della Murgia, si trova in territorio di Poggiorsini, nei dintorni dell’ipotetico tracciato della Via Appia Antica, poco distante dalla Stazione dismessa Ferrovie dello Stato-Trenitalia spa. Dopo il recente restauro, sarà destinata ad accogliere il centro visite del Parco dell’Alta Murgia.
Località: Poggiorsini (BA)
Lo jazzo è un particolare recinto in pietra a secco di uso comune sull'altopiano delle Murge. Costruito lungo gli antichi tratturi della transumanza e destinato al ricovero delle pecore. L'origine del nome jazzo potrebbe derivare dal latino iaceo, che significa giacere. L'etimologia deriverebbe dal fatto che queste strutture costituivano appunto delle stazioni idonee a tutte le attività connesse alle soste dei pastori e delle greggi durante questa migrazione stagionale. Qualsiasi jazzo è costruito in pendenza, per favorire la ventilazione e il deflusso delle acque e dei liquami, ed è sempre esposto a sud, per garantire il riparo dai freddi venti settentrionali, considerando anche che i pascoli pugliesi venivano maggiormente utilizzati nella stagione fredda. La struttura è costituita da un muro principale di recinzione, più alto e robusto, e da muretti minori che suddividono l'area interna in vari scomparti. La costruzione è in pietra a secco, ricavata sul posto dallo spietramento del suolo. Nel territorio di Poggiorsini sono presenti diversi jazzi fra cui Jazzo Filieri e Jazzo Fornasiello, che ospitò tra VI e primi decenni del III secolo a.C. un villaggio peuceta a vocazione agricolo-pastorale.
Località: Poggiorsini (BA)
Il lago di Serra del Corvo è un invaso artificiale, dalla forma a V, che segna il confine tra Puglia e Basilicata per circa 4 km. Questo specchio d'acqua si è formato quando nel 1974 le acque del torrente Basentello vennero sbarrate da una diga per creare un bacino artificiale. Le acque del fiume sono convogliate, immediatamente a valle dello sbarramento, in una vasca di carico del Consorzio di bonifica della Basilicata e addotte alla rete di distribuzione per usi irrigui. Ne 2022 è stato avviato un progetto di realizzazione di opere di connessione per il collegamento a un impianto di accumulo idroelettrico. Questa condotta convoglierà le acque del bacino di valle a quello di monte per accumulare e generare energia. Il lago interrompe idealmente la continuità delle terre, che si avvicendano tra sterminati campi di grano e colline dolcemente sinuose e ne costituisce una fermata di ristoro, di piacevole intermezzo. Una colorata fauna completa il quadro qua e là intervallato da resti di case coloniche, creando un’attrazione di primissimo piano.
Località: Poggiorsini (BA)
La località Grottelline si trova a tre chilometri da Poggiorsini e deve il suo nome alla lama che la percorre e che crea nel banco di calcarenite un piccolo ambiente rupestre caratterizzato da numerose cavità naturali e artificiali, utilizzate da parte dell'uomo sia a scopo abitativo dal neolitico fino a epoche successive, sia religioso con i Templari. Il complesso costituito da Masseria Salomone, Masseria Grottelline, risalente ai tempi dei Templari e delle crociate, e il percorso della lama che le mette in diretta comunicazione, insieme all’insediamento rupestre, è stato dichiarato nel 2017 dal Ministero Beni e Attività Culturali di interesse culturale, pertanto sottoposto a vincolo di tutela.
Località: Poggiorsini (BA)
A circa 10 km da Spinazzola, nel Parco Naturale dell'alta Murgia, sorgono le cave di bauxite che, tra gli anni '50 e '80, furono il più importante giacimento italiano per l’estrazione della bauxite, da qui trasportata al porto di Trani e poi inviata agli stabilimenti per la lavorazione di alluminio di Porto Marghera. La cava è andata in disuso ma si è trasformata in un’autentica riserva naturale che, con la sua profondità di circa 50 metri, abbraccia il visitatore con le mille sfumature di rosso, rosa, arancione, che contrastano con le tonalità di verde della vegetazione spontanea tipica della Murgia. Un’ampia azione di recupero ha recentemente puntato a recuperare gli habitat e le specie faunistiche presenti nel sito, realizzando in parallelo punti panoramici, un percorso e un’area didattica per ammirarlo in sicurezza e scoprire le tipicità ambientali, geologiche e storico culturali che lo caratterizzano.
Distanza da Poggiorsini: 13 Km
Nei dintorni di Spinazzola è presente un’opera di incredibile bellezza: il ponte dei 21 archi. Questa struttura, che sorge in Contrada Macchia, è stata edificata nel 1889-1891 per consentire ai binari che univano Gioia del Colle a Rocchetta Sant’Antonio di attraversare anche la Murgia. A partire dal 2011, però, questo viadotto è stato abbandonato, motivo per il quale oggi, dopo 9 anni, si è trasformato un luogo nel quale recarsi per ammirare l’imponente struttura in pietra che si erge ormai solitaria e circondata dalla natura. La costruzione, alta 15 e lunga 250 metri, si sposa alla perfezione con il territorio circostante. Nelle giornate soleggiate è possibile ammirare l’effetto naturale derivato dal gioco di luci e ombre che contribuiscono a donare un aspetto di dinamismo a tutto l’ambiente.
Distanza da Poggiorsini: 13 Km
Si trova tra Minervino Murge e Spinazzola, e con i suoi 1083 ettari è il secondo bosco più esteso in Puglia. Nei suoi sentieri, tra la fitta vegetazione di pini, cipressi, querce e arbusti di macchia mediterranea, domina la biodiversità caratterizzata da orchidee selvatiche ed essenze aromatiche come timo, mentuccia piperita, finocchietto selvatico e numerose piante legate alla cucina tradizionale tra cui asparagi, cicorielle selvatiche, rapestro e asfodelo giallo.
Distanza da Poggiorsini: 17 Km
Gravina in Puglia è la città che ha dato i natali a Papa Benedetto XIII ed è conosciuta soprattutto per le sue numerose chiese scavate nella roccia. La principale attrazione turistica della città è la gravina, profondo solco formatosi grazie ai corsi d’acqua che nei millenni hanno scavato il territorio fino a creare delle grosse insenature. Il torrente che scorre all’interno è sempre stato un’importante risorsa idrica per gli abitanti di Gravina in Puglia, e le gravine il fulcro attorno al quale è nata e si è evoluta la città. Nella gravina sono presenti diversi siti rupestri e chiese di grande interesse storico e artistico, come il santuario della Madonna della Stella o la chiesa di San Michele delle grotte, tutte scavate nel tufo. Un elegante ponte-acquedotto, costruito verso la fine del XVII secolo, collega i due versanti della gravina. Serviva a trasportare in città l’acqua raccolta in una vasca di decantazione. Il ponte crollò a causa del terremoto del 1722 e gli Orsini lo ricostruirono qualche anno dopo. Percorrendo il ponte-acquedotto verso il versante est si trova il bastione “medievale”, di epoca cinquecentesca. È quel che resta dell’antica cinta muraria che ha difeso questa città dai tanti assedi subiti nei secoli.
Distanza da Poggiorsini: 20 Km
Il Castello, risalente al XIII secolo e capolavoro dell’architettura medievale, fu commissionato da Federico II di Svevia, sovrano del Sacro Romano Impero. Dal 1996 è iscritto nella lista dei monumenti patrimonio dell’Umanità Unesco. L’edificio, costruito direttamente su un banco roccioso, è universalmente noto per la sua forma ottagonale. Su ognuno degli otto spigoli si innesta una torre anch’essa ottagonale. Pur essendo comunemente definito “castello”, ancora oggi è sconosciuta l’esatta funzione dell’imponente edificio, che non presenta fossato, né elementi architettonici tipicamente militari. La presenza di fini ornamenti e di un ricercato repertorio scultoreo hanno fatto ipotizzare una realtà residenziale e di rappresentanza. All'epoca della sua costruzione, la struttura sorgeva poco lontano dall'asse che collegava i due importanti insediamenti di Andria e del Garagnone.
Distanza da Poggiorsini: 30 Km
La città Altamura è conosciuta in tutta Italia, ma anche oltre, per il suo famosissimo pane: cotto in forni a legna e preparato secondo l’antica tradizione, tanto da diventare il primo prodotto da forno in Europa a ottenere il marchio DOP. Nelle campagne circostanti Altamura sono stati ritrovati i fossili di quello che è noto come “l’Uomo di Altamura”, scheletro umano risalente al Paleolitico. Di grande importanza il Museo Nazionale Archeologico, che conserva i reperti rinvenuti nell’area altamurana della Murgia risalenti al periodo arcaico, preistorico, paleolitico e neolitico, sino al periodo classico, romano ellenistico e Medievale. Il cuore della città è uno scrigno che racchiude architetture di grande pregio e valore artistico, tra cui spicca la Cattedrale di Santa Maria Assunta, splendido esempio di romanico pugliese mescolato con l’elegante gotico federiciano. Caratteristici del centro storico sono i claustri, piccoli cortili chiusi raggiungibili passando attraverso vicoli molto stretti che si aprono, in seguito, in piazzette raccolte tra le case intorno. Questi slarghi erano un tempo il punto di ritrovo degli abitanti, centro di socialità, ma anche luoghi di lavoro.
Distanza da Poggiorsini: 32 Km