Il progetto si propone di allestire a Poggiorsini, nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, un museo diffuso sul tema ACQUA. Il tema si ispira alla presenza del Lago Basentello o Lago di Serra del Corvo, una diga operativa circondata da uno scenario bucolico, idoneo alla realizzazione di percorsi naturalistici e didattici, attività laboratoriali ed esperienziali. Il tema contribuisce a definire e rafforzare l’identità territoriale di Poggiorsini, ubicato in una Regione caratterizzata da calcari ad alta permeabilità e quindi dall’assenza di idrografia superficiale e allo stesso modo a sensibilizzare e incentivare comportamenti ispirati al risparmio idrico, alla tutela ambientale e al benessere.
L’obiettivo generale del progetto è quello di costruire un polo attrattivo, culturale e turistico che trasformerà Poggiorsini in un “Museo diffuso”, collegato e per quanto possibile integrato ai percorsi turistici e esperienziali del territorio della Murgia.
Il “Museo dell’acqua” è il centro nodale del progetto: un edificio polifunzionale, punto di accoglienza, informazione, intrattenimento ed espressione dei contenuti ambientali e culturali dell’intero territorio. Il museo è allestito con aree espositive multimediali ed esperienziali nelle quali l’acqua e il territorio saranno protagonisti. Da esso partono vari percorsi tematici.
I percorsi sul territorio collegano Poggiorsini ai principali attrattori della zona: la Diga del Basentello o di Serra del Corvo, la chiesa di S. Maria dei Sette Dolori, il castello del Garagnone, le sorgenti e l’azienda di imbottigliamento dell’Acqua Orsini, l’ecomuseo dell’Alta Murgia, Masseria Filieri – centro visite del Parco dell’Alta Murgia, ecc.
Diverse sono le modalità di fruizione e i servizi attivati sulla rete dei percorsi di fruizione: dalla passeggiata naturalistica guidata, al trekking sportivo, dall’escursione sul lago, ai percorsi di cicloturismo. Tali percorsi seguono le nuove tendenze turistiche in chiave slow e green.
Una fruizione innovativa dunque con al centro il visitatore, protagonista dell’esperienza e non più spettatore passivo.